Si può fare! Lo slogan che ha scandito la campagna elettorale del Partito Democratico, sintetizza e riassume il nostro stato d’animo ad una settimana dal voto. I sondaggi circolati nelle scorse settimane, infatti, hanno dato un’indicazione precisa sul recupero del PD e di Veltroni rispetto ai maggiori competitori. Lo svantaggio rispetto al centro destra si è assottigliato giorno dopo giorno e la quota di elettori indecisi dà un margine sufficiente per poter credere nella possibilità di sorpasso.
E’ partendo da queste indicazioni che è stata lanciata l’offensiva finale con un appello forte a tutti gli elettori del Partito Democratico che il 14 ottobre scorso parteciparono alla fase costitutiva affinchè siano i protagonisti della rimonta e della vittoria possibile.
Se ciascuno dei tre milioni e mezzo di persone che costituiscono il “popolo delle primarie” riuscirà a convincere almeno cinque elettori, tra gli indecisi e tra i molti che non se la sentono di rinnovare la propria fiducia al centro destra, allora il sorpasso si concretizzerà.
E’ questo il patrimonio del Partito Democratico, assieme alla forte innovazione che siamo riusciti ad imprimere alla vita politica del nostro paese ed al progetto costruito attorno al nostro leader e candidato premier, Walter Veltroni.
Gli argomenti per convincere amici e conoscenti non mancano, dalla opportunità che hanno di votare non una coalizione frastagliata, ma un grande partito, dalle scelte in materia di pensioni e di lotta al precariato, di liberalizzazioni e sostegno alle famiglie, di modernizzazione del Paese, risanamento dei conti pubblici ed eliminazione delle spese improduttive.
Se il Partito Democratico riuscirà a vincere, ci sarà un governo formato da 12 ministri, sostenuto da una forza politica coesa che ha già annunciato i progetti di legge che saranno approvati il primo mese.
Sicurezza, sviluppo “inclusivo”, concorrenza e merito, welfare universalistico, educazione come ascensore sociale, spendere meglio e meno, riduzione delle tasse e lotta all’evasione, sostegno ad un’economia che liberi energie vitali, sostenibilità e qualità ambientale, Stato forte e sussidiarietà sono le linee guida del nostro progetto.
E con il contributo di tutti “si può fare”.
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