I Consiglieri regionali, come i rappresentanti degli enti locali, devono avere pieno accesso agli atti amministrativi per poter svolgere appieno le loro funzioni.
La garanzia di accesso č stata sollecitata da Diego Bottacin dopo due casi di reticenza da parte di uffici della regione. In particolare, Bottacin ha lamentato una mancata risposta riguardo alla richiesta di documentazione su di un progetto per la “decapitazione delle piene del Piave”, cui era stato esplicitamente negato l’accesso anche ai Sindaci dell’area interessata. Una risposta, ma molto parziale e non esaustiva, invece, l’aveva ottenuta la richiesta di accesso ad una delibera della Giunta con la quale venivano finanziati alcuni convegni.
Bottacin, di fronte all’inerzia degli uffici, ha anche chiesto l’intervento diretto del Presidente del Consiglio regionale, Marino Finozzi, a tutela del ruolo del Consigliere regionale e dello stesso Consiglio.
“Ritengo inammissibile –commenta Diego Bottacin- che la Regione neghi la documentazione ai rappresentanti legali degli enti locali e lesivo del ruolo e delle prerogative del Consiglio regionale che un progetto che giace, da qualche mese, nei cassetti di una direzione dell’Ente che rappresentiamo venga nascosto ad un consigliere regionale”.
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