Sciagurato ed incredibile. Ecco come Diego Bottacin, definisce quel filo orribile che lega tutte le morti verificatesi anche nelle ultime settimane sulle strade a causa della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Il Vicepresidente della Commissione Sanità non usa mezzi termini quando scaglia le proprie accuse: “quello attuale è un sistema normativo colpevole di non riuscire a mettere nelle condizioni di non nuocere coloro che notoriamente fanno uso di alcol o di droghe.”
“Non so se questa difficoltà a diventare pienamente europei anche al volante” – spiega Bottacin - “sia dovuta ad un retaggio culturale che vede con favore l’uso e l’abuso di alcol, se sia frutto della pressione delle lobbies economiche dei produttori di bevande alcoliche o se sia un mix di entrambe queste componenti, ma il risultato è che il nostro sistema giuridico è incapace di essere efficace nella lotta contro le stragi stradali, indulgente e tollerante con i carnefici, e privo di qualunque efficacia nella tutela delle ragioni e degli interessi delle vittime.”
“Gli autori delle stragi quasi sempre sono stati precedentemente oggetto di multe, segnalazioni, detrazioni di punti o di sospensione della patente per guida sotto effetto di sostanze o di alcol. Sono dunque, nella maggior parte dei casi, già noti alle forze dell’ordine.” “Anche la proposta del carcere, avanzata dal Procuratore Fojadelli, presidente dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, pur essendo condivisibile, in realtà interviene solo a tragedia compiuta. Ritengo invece indispensabile un’efficace azione preventiva che, oltre all’intensificazione dei controlli ed all’inasprimento delle pene, preveda la sospensione a vita la patente in caso di recidiva”.
E' una battaglia, questa, che Diego Bottacin porta avanti da tempo, come dimostra anche la sua proposta emendativa al disegno di legge governativo sulla sicurezza stradale e di riforma del codice della strada, presentata nell’ottobre del 2007 .
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