“Il riparto delle risorse 2008 per le Ulss del Veneto va sospeso: con un atto di responsabilità l’assessore regionale Sandri blocchi il provvedimento e si prenda l’impegno di riequilibrare la manovra in atto. Altrimenti la nostra sanità imboccherà fin da subito la strada di un pericolosissimo impoverimento in termini di qualità ed efficienza”.
L’appello è del consigliere regionale del Partito Democratico, Diego Bottacin, dopo il via libera arrivato dalla quinta commissione alla delibera di riparto dei fondi 2008 per le Ulss della nostra regione.
“La situazione determinatasi con i tagli imposti dal governo Berlusconi, che obbligheranno molte Regioni ad applicare il ticket già dal prossimo gennaio, è drammatica.
I trasferimenti statali previsti infatti per il prossimo triennio andranno di pari passo al tasso di inflazione programmato (1,7%), quando tutti sanno che in Europa la spesa sanitaria cresce più del tasso di inflazione reale (3,8%). Col risultato - denuncia Bottacin - che in Italia la sanità si ritroverà con 7-9 miliardi di euro in meno rispetto al proprio fabbisogno”.
“Di questa situazione – prosegue l’esponente del PD - è pienamente consapevole il governatore della Lombardia, Formigoni, che non ha esitato a dichiarare come di questo passo ‘tutte le Regioni saranno costrette ad andare in deficit’
In Veneto invece Galan e e l’assessore Sandri sembrano far finta di niente.
La prima controprova la si è avuta con l’assestamento di bilancio, che non contiene alcuna scelta di riorganizzazione del sistema sanitario, ma perpetua lo status quo.
Ora, con il riparto 2008 per le Ulss, arriva il colpo di grazia, perché la delibera presentata dalla Giunta non fa nient’altro che perpetuare una sanità veneta a due velocità, in uno scenario dove le aziende che spendono meno e meglio continuano ad avere sempre meno risorse, mentre quelle che spendono di più e peggio saranno ancora più incentivate a non adottare i provvedimenti di riorganizzazione e risparmio”.
“In barba a tutte le discussioni fatte che miravano a diminuire le differenze, dopo l’approvazione del provvedimento addirittura la forbice risulta ampliarsi ancora maggiormente, a testimonianza di questa vergognosa politica sanitaria che - conclude Bottacin - va bloccata in tutti i modi prima di arrivare allo sfascio e alla bancarotta”. |