“Pur di attaccare Zanonato, Galan finge di non saper distinguere tra obbligazioni ed azioni e parla a vanvera di speculazioni in borsa che il Comune di Padova non ha mai fatto”.
Prosegue la polemica a distanza tra il consigliere regionale del Partito Democratico, Diego Bottacin, e il presidente della Giunta regionale, Giancarlo Galan, sorta attorno ai casi Comune di Padova-Lehman e Comune di Treviso-Save.
“Se un Comune – sottolinea Bottacin - detiene azioni quotate in borsa, indipendentemente dal fatto che decida di venderle per realizzare strade, scuole, o altri investimenti, oppure di tenersele, il risultato non cambia: questo Comune gioca in borsa, nel senso che espone i soldi dei cittadini contribuenti ai rischi intrinsecamente connessi alla borsa.
Così è stato per il Comune di Treviso. Così invece non è stato per il Comune di Padova che ha acquistato obbligazioni. Punto”.
“E a poco valgono gli sproloqui di Galan che ci spiega che Treviso, diversamente da Padova “…avrebbe agito all’interno di un disegno strategico finalizzato all’espansione infrastrutturale…” e che le azioni quotate in borsa di Save il Comune di Treviso le avrebbe acquisite “…non a seguito di un investimento puramente finanziario o speculativo ma come risultato di un’operazione di concambio…”
“La verità – prosegue il consigliere regionale del PD - è che il Comune di Treviso si è fatto pagare in azioni, anziché in danaro, la cessione della proprietà dell’aeroporto Canova. Quelle azioni potevano essere vendute ed il Comune avrebbe incassato più di 20 milioni. Se le vendesse oggi incasserebbe circa la metà”.
“C’è una domanda cruciale cui Galan dovrebbe rispondere: è giusto che un Comune o una Provincia o un altro ente pubblico giochi con i soldi dei cittadini sottoponendoli direttamente al rischio delle borse?
Se la risposta di Galan è no, questo dovrebbe valere anche per il Comune di Treviso.
Ma abbiamo capito – conclude Bottacin - che per il presidente non è così”. |