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Venezia 17/11/2008
LA FINANZIARIA TAGLIA I 100 MILIONI PER IL SISTEMA METROPOLITANO VENETOIl governo si riprende i finanziamenti stanziati da Prodi, e Galan tace

La mannaia della finanziaria di Tremonti si è abbattuta sui 100 milioni di euro stanziati dal Governo Prodi per la realizzazione del secondo stralcio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR), ma Galan tace.
Con un’interrogazione presentata il 6 novembre ho chiesto a Galan il perché del suo silenzio e soprattutto cosa intenda fare per scongiurare la revoca di questo finanziamento già concesso che compromette pesantemente l’estensione dell’SFMR in particolare nella provincia di Treviso, un duro colpo per il futuro della mobilità in Veneto.

Lo stanziamento dei 100 milioni di euro (10 milioni per 10 anni) è, infatti, indispensabile per la realizzazione del secondo stralcio dell’opera, che include le tratte di Treviso-Conegliano, Treviso-Castelfranco, Padova-Monselice e San Donà-Portogruaro.

Il finanziamento era stato incluso nella Finanziaria 2008 grazie ad un emendamento di Simonetta Rubinato, allora senatrice. Il suo intervento era anche frutto dell’incontro con i parlamentari veneti voluto proprio dal Presidente della Regione Galan e tenutosi il 17 ottobre 2007 a Roma, nel corso del quale erano stati identificati alcuni emendamenti alla finaziaria utili a far valere gli interessi e le necessità della nostra regione. Al centro degli interventi il federalismo fiscale ma anche le infrastrutture viarie e ferroviarie, considerate una delle priorità dai parlamentari, per la realizzazione delle quali erano stati chiesti, tra l’atro,  80 milioni di euro per l’SFMR. Il Governo Prodi ne aveva stanziati 100 ma l’attuale Governo se li è praticamente ripresi tutti.

Perché  Galan non ha convocato anche quest’anno i parlamentari veneti per tentare di recuperare il maltolto e non si attrezza per difenderci da una finanziaria che quest’anno si annuncia assai più dolorosa per il Veneto?

Il secondo stralcio rappresenta, infatti, un’occasione importantissima per recuperare il ritardo, in particolare quello della provincia di Treviso, nell'attuazione della metropolitana di superficie (SFMR), anche alla luce del dibattito e delle polemiche sulle polveri sottili e lo smog che evidenziano giorno dopo giorno la necessità di una politica di rafforzamento del trasporto pubblico locale, unica alternativa all’uso delle auto private, agli ingorghi, al sempre crescente numero di incidenti ed all’inquinamento.

Alla luce dei fatti assume toni ridicoli la dichiarazione di Roberto Castelli apparsa alcuni giorni fa su La Padania con la quale il Ministro assicura l’impegno a trovare i finanziamenti per le infrastrutture del nord, senza accennare minimamente alla cancellazione dei contributi per il sistema metropolitano di superfice in Veneto. Ancora una volta si dimostra la totale non corrispondenza tra parole e fatti, e anzi i fatti, in questo caso, vanno addirittura nella direzione opposta alle parole.

Per approfondire la questione mettiamo a disposizione il testo originale dell’interrogazione.


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