Il rapporto Istat Aci sugli incidenti stradali nel 2007 evidenzia dati preoccupanti: ogni giorno in Italia ci sono in media 633 incidenti stradali che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893. Il Veneto contribuisce a questa statistica con 50 incidenti quotidiani e 3 morti ogni tre giorni.
Nonostante dal 2000 al 2007 gli incidenti mortali nel nostro Paese siano diminuiti del 27,3% siamo ancora ben lontani dall'obiettivo fissato dall'Unione Europea di ridurre del 50% la mortalità entro il 2010. C'è quindi ancora molto da fare visto che tra Francia (-42,8%), Germania (-34%) e Spagna (-33,8%), ben più vicine all'obiettivo finale, l'Italia si trova all'ultimo posto.
In particolare la provincia di Treviso si piazza al sesto posto in Italia per il numero di incidenti mortali. L'analisi delle circostanze accertate di incidente rileva che tra le tre prime cause c'è l'eccesso di velocità mentre la fascia d'età più interessata va dai 21 ai 45 anni.
La riduzione dei morti su strada non è un sogno impossibile o un obiettivo troppo ambizioso: è dimostrato che in casi come questo l'unica soluzione veramente efficace è quella di introdurre più controlli e sanzioni.
C'è da dire che rispetto al 2006 in Italia sembra che ci sia stata un'inversione di tendenza dovuta probabilmente alla revisione del codice della strada che ha inasprito le pene. Piaccia o non piaccia l'effetto di una multa o del ritiro della patente è sempre più efficace dell'immagine di una macchina accartocciata.
Può la nostra Regione porsi come obiettivo un record di civiltà raggiungendo quel -50% a cui il resto del Paese pare destinato a non arrivare entro il 2010? Credo valga la pena di tentare approvando e finanziando la mia proposta di forte incentivo all'uso nei Comuni di autovelox, telelaser e altri strumenti automatici di rilevazione delle infrazioni; dando forte impulso ai controlli notturni con l'etilometro e incentivando e promuovendo i controlli sul rispetto del divieto di vendita di alcolici dopo l'una di notte. |