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Venezia, 25 febbraio 2009

Nuovi tagli alle Ulss: Grave situazione di sbando nel Governo della sanità veneta


Se il presidente Galan sente il bisogno di impartire direttamente ai Direttori Generali delle Ulss l’ordine di tagliare ulteriormente le risorse, siamo di fronte ad una situazione di sbando ben più grave di quanto appariva. E tutto questo all’insaputa dell’Assessore alla Sanità, il quale conferma candidamente di essere stato informato solo a posteriori della riunione.

La notizia dell’ipotesi di un nuovo taglio (120 milioni entro l’11 marzo) delle spese per le Ulss dimostra come si continuino a fare interventi indiscriminati, senza tener conto delle differenze che corrono tra quelle Ulss che fino ad oggi hanno messo mano a doppioni e sprechi riorganizzando i servizi e quelle che invece spendono fino al 40-50% in più per offrire le stesse prestazioni.

L’esito finale di questa condotta è l’inevitabile impoverimento dei servizi, con un carico sempre più pesante in termini di costi che ricadrà esclusivamente sui cittadini, mettendo così ulteriormente alle corde chi vive di pensioni risicate o si trova in condizioni economiche al limite della sopravvivenza.

La soluzione proposta in questi giorni da Galan per non arrivare a fine anno con un bilancio colabrodo, è inaccettabile: il Governatore propone infatti che le Asl più “virtuose” aiutino quelle che hanno sforato maggiormente il budget, un meccanismo perverso che replica quello nazionale dove le Regioni che hanno ben gestito vengono chiamate a sostenere quelle che non hanno saputo amministrare. Niente più che un premio all’improduttività che va nella direzione della deresponsabilizzazione.


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