Sarebbe grave che i responsabili se la cavassero a buon mercato, magari pagando un buon avvocato. Dovrebbe essere valutato un inasprimento di pena.
Ma è possibile che il signor Genchi, un privato cittadino, sia in grado di attuare controlli incrociati su 45 milioni di righe di tabulati telefonici, e i vari enti della Pubblica Amministrazione non riescano a coordinarsi tra di loro condividendo i dati a livello informatico?. La notizia di un'altra truffa, dopo quella all'Usl 9, ai danni del Sistema sanitario, non può che generare preoccupazione. Quella all'Usl 7 è un tipo di truffa particolarmente odiosa, soprattutto se pensiamo che ci sono sempre più persone anziane che,, avendo bisogno di prestazioni sanitarie e farmaceutiche frequenti, si vedono costrette a rinviare o rinunciare ad farmaci, analisi o visite specialistiche semplicemente perché altrimenti non riuscirebbero ad arrivare alla fine del mese. Le accuse sono quelle di truffa e falso ideologico, ma sarebbe grave che i responsabili se la cavassero a buon mercato, magari pagando un buon avvocato. A questo punto dovrebbe essere valutato un inasprimento di pena che sia davvero proporzionale alla gravità dell'illecito, perché, come giustamente fa notare il Procuratore Fojadelli, le sanzioni per truffa sono troppo blande. La truffa è emersa grazie ad un indagine fiscale campione sulle prestazioni sanitarie esenti da ticket nel 2006, effettuata tramite l'incrocio dei dati delle anagrafi comunali, dei centri per l'impiego, dell'Inps e dell'anagrafe tributaria. Altro discorso è quello relativo al buco dell'Usl 9, che a quanto pare potrebbe essere di 12 milioni di euro, venuto a galla, solo per via di un errore. Alla luce dei fatti, è indispensabile istituire immediatamente una task force di emergenza per costruire un sistema informatico integrato di tutta la Pubblica Amministrazione, visto che, come afferma il direttore dell'azienda sanitaria di Pieve di Soligo, Angelo Lino Del Favero, i controlli sarebbero facilitati dall'unificazione delle banche dati. Intervenire con tempestività per costuire un sistema di controlli efficace è indispensabile anche per ristabilire quel rapporto di fiducia tra utenti/contribuenti onesti e servizio sanitario. E' indubbio che i mezzi per effettuare controlli incorociati anche quotidiani ci siano, basta un minimo di coordinamento. Come sono state recapitate a casa degli italiani sotto un certo reddito le famose social card, non si potrebbe ad esempio pensare di inviare una tessera per l'esenzione del ticket? |