HomepageBiografiaAttivitàNewsDocumentiGalleriaMultimediaContattiLinks
 


27/03/2009
Treviso

IL PIANO REGIONALE CAVE È DA RIFARE


Il suolo è una risorsa finita e non riproducibile: uno sviluppo sostenibile e duraturo deve essere raggiunto utilizzando progressivamente risorse rinnovabili. L'obiettivo prioritario pertanto deve essere quello di limitare l'escavazione, riducendo il fabbisogno di materiale pregiato come la ghiaia delle cave trevigiane.

Un Piano delle attività di cava dovrebbe quindi ridurre il materiale estratto per i prossimi 10-20 anni perché la tecnologia lo consente, perché soluzioni e materiali alternativi sono accessibili e possibili e comportano un notevole risparmio economico e ambientale.

Il nuovo Piano Regionale per le Attività di Cava (PRAC), adottato dalla Giunta Regionale con un ritardo di 20 anni sui tempi previsti, non tiene conto di tutto questo, perche' figlio di una legge del 1982, precedente quindi all'evoluzione della normativa in fatto di tutela ambientale.

È pertanto necessario che prima venga ridiscussa e approvata una nuova legge di disciplina delle attività di cava e solo dopo potrà essere costruito il PRAC sulla base dei nuovi principi e procedure definite. Nel frattempo va imposta una assoluta e rigorsa moratoria di ogni nuova autorizzazione.

Nel corso della conferenza stampa verranno illustrati i punti essenziali per l'elaborazione di una nuova legge sulle attivita' di cava, e verra'  presentata una piattaforma di lavoro per riscrivere il PRAC approvato dalla Giunta che dovrebbe basarsi su  una corretta stima dei fabbisogni.

Sabato 28 marzo 2009 ore 12, presso la sede dell'Associazione Fare Veneto, Via Terraglio 42, Treviso:

Introduzione:
Pierluigi Damian, Associazione Fare Veneto

Relatori:
Giuseppe Biscaro, Assessore Gestione urbanistica, Edilizia privata e pubblica, Ecologia
Diego Bottacin, Consigliere regionale

Conclude:
Sebastiano Malamocco, Associazione Fare Veneto


Manda un tuo commento