Al convegno «Dalla spesa storica al costo standard» l'Assessore alla sanità Sandri ha annunciato che in Veneto si iniziera' "ad introdurre i costi standard nel riparto del fondo sanitario 2010", ma questa dichiarazione d'intenti non e' nuova: dopo la lunga discussione sul riparto 2008, inizialmente bocciato dalla Commissione, Sandri aveva assicurato che per l'anno successivo sarebbero stati cambiati i criteri secondo parametri piu' equi, abbandonando quindi il criterio della spesa storica nella determinazione della spesa sanitaria. Eppure siamo gia' ad aprile e per il riparto 2009 sembra non essere previsto alcun cambiamento, nonostante se ne stia discutendo da anni. Rinviare la modifica al 2010, quando ancora non si e' risolta la questione per l'anno corrente, e' un modo per spostare il momento cruciale al dopo elezioni, e mettere in capo la responsabilita' di questa riforma al futuro assessore.
La sanita' veneta ha ancora molto da migliorare proprio in tema di equa dustribuzione delle risorse tra i suoi abitanti, al contrario di quanto dichiara Sandri, anche perche' le differenze di contributo procapite esistenti tra le usl della nostra regione sono in perecentuale piu' elevate di quelle tra il Veneto e altre regioni. Sandri farebbe bene ad occuparsi di ridurre la forbice tra le usl, come aveva promesso a luglio 2008, e non dell'ennesima operazione di facciata. Siamo gia' alla fine di aprile e non e' circolata nessuna bozza sul riparto 2009. Se se ne comincera' a discutere ad anno inoltrato e' ovvio che il margine di manovra sara' sempre piu' esiguo. Il fatto e' che manca la volta' di incidere sui meccanismi sperequativi e anche per il 2009 si continuera' a pemiare le aziende che spendono di piu' e peggio a danno di quelle piu' efficienti. L'eclatante lotta di potere tra Sandri e Galan, ampiamente documentata in questi giorni dalla stampa, fa purtroppo pensare che l'obiettivo del Governo regionale non sia tanto la riforma del riparto sanitario secondo criteri di responsabilità ed equità quanto accontentare i propri "amici". |