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26/07/2009
Venezia

Sconcertanti le ultime dichiarazioni della Bolzan ma altrettanto sconcertante il silenzio da parte di Sandri e della direzione dell'Ulss 9 sulle misure per evitare il ripetersi di fatti simili


Inquietante la descrizione fatta dalla Bolzan della facilita' con la quale e' riuscita a sottrarre i cinque milioni e, piu' in generale, della totale assenza di controlli nella gestione dei soldi dell'azienda sanitaria. I termini usati dall'impiegata sono estremamente eloquenti: la Bolzan afferma che “la gestione di quella contabilita' era come fantascienza, era come giocare alla roulette”. Un quadro sconcertante in cui sono evidenziate tutte le falle del meccanismo e in cui appare verosimile che le complicta' siano piu' ampie di quanto finora e' emerso.

Ma altrettanto inquietante e' che ne' l'Assessore regionale alla sanita' Sandri, ne' la direzione dell'Ulss 9 abbiano risposto alle domande che ho posto a fine marzo nel corso dell'audizone svolta dalla V commissione. Eppure la questione era chiara: cosa sta facendo la direzione regionale della sanità per evitare che altre “signore Bolzan” sottraggano ancora somme ingenti di denaro dalle casse delle aziende sanitarie? E' importante ricordare che l'ammanco dei 5 milioni e' venuto a galla per un errore commesso dall'impiegata stessa: non e' stato intercettato né dal sistema informatico (lo stesso in tutte le usl venete) né dalle procedure organizzative e di controllo aziendale. Mi auguro che Sandri abbia finalmente capito che la Bolzan non era certamente un'hacker ma semplicemente sapeva utilizzare  i normali software da ufficio ne' piu' ne' meno di me, lui e della maggior parte degli impiegati.
A questo punto la direzione dovra' rendere conto anche della disinvoltura con la quale venivano gestiti i fondi, dato che dalle dichiarazioni della Bolzan emerge che si trattava di un costume diffuso e che “importanti somme di denaro si spostavano da un capitolo all’altro del bilancio a seconda delle necessità, soprattutto quando era il momento di avere i fondi regionali”. Ora tutte le responsabilita' devono davvero venire a galla, nessuna esclusa: chi ha rubato, chi ha aiutato a rubare, chi ha consapevolmente o anche inconsapevolmente permesso che cio' accadesse, chi sapeva e ha taciuto, chi sospettava e non ha verificato.


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