Oggi, alla vigilia dell'approvazione del regolamento, la Lega è in stato confusionale. Il tentativo di mettere le mostrine di partito alle ronde sembra sia fallito, visto che a quanto pare nel regolamento ci sarà un vero e proprio veto a qualsiasi politicizzazione, e la Lega trevigiana è allo sbando. Non si tratta di capire se le ronde sono utili o no: ogni forma di attenzione ai problemi della comunità, se viene da un’autentica passione civile, è auspicabile, ma qui la questione è ben diversa: c’è un partito politico, la Lega, che ha deciso di organizzare sotto la propria bandiera forme di volontariato per presidiare il territorio. Non rifiutiamo il concetto di presidi territoriali organizzati e volontari ma riteniamo inaccettabile che la Lega cerchi di mettere mostrine e gradi di partito a queste associazioni come ha fatto la Provincia di Treviso in modo particolarmente odioso con la Protezione civile (per la gravità della vicenda, avevo infatti chiesto alla Giunta regionale di commissariare la Provincia per quanto riguardava le competenze in materia di Protezione civile). C’è invece chi parla ancora di ronde alternative a quelle istituzionali fatte da volontari “in borghese” e chi invece si accontenta di quelle istituzionali, sempre che qualcuno paghi i corsi di formazione: ma siamo impazziti? Ci mancherebbe solo che la Regione si facesse carico di finanziare la creazione e l’addestramento di un altro corpo di polizia! La Lega sta raccogliendo i frutti avvelenati della sua opera di strumentalizzazione e ora non sa più che pesci pigliare. |