La proposta della Lega riguardo all'obbligo dei medici di segnalare i propri pazienti clandestini non è passata, ed è bene che questo fatto sia divulgato il più possibile, soprattutto per una questione di sicurezza, come pure non sono previste dal nuovo testo unico per l'immigrazione esibizioni di documenti per l'iscrizione alla scuola dell'obbligo e, da parte delle madri, per l'iscrizione anagrafica dei neonati.
Dopo una campagna elettorale focalizzata su ronde e e clandestini, la Lega si scontra con la realtà dei fatti: la proposta di inserire l'obbligo di denuncia dei clandestini da parte di medici, presidi, insegnanti, funzionari dell'anagrafe non è passata, ma nonostante questo si tenta in tutti i modi di creare confusione attorno alla nuova normativa. La scarsa chiarezza alimentata ad arte dalla Lega rischia di creare situazioni di reale insicurezza e gravissimi disagi: malati che non si fanno curare mettendo così a rischio se stessi e l'intera collettività; neonati che non vengono registrati all'anagrafe; bambini che non possono andare a scuola per paura di essere denunciati e quindi espulsi.
Nel Testo unico per l'immigrazione, aggiornato con le nuove norme del pacchetto sicurezza si legge infatti che "i documenti inerenti al soggiorno devono essere esibiti agli uffici della pubblica amministrazione" fatta eccezione per "l'accesso alle prestazioni sanitarie di cui all'articolo 35 e per quelli attinenti alle prestazioni scolastiche obbligatorie".
Inoltre il 7 agosto il Ministero dell'interno ha emanato una circolare per comunicare un'ulteriore deroga al provvedimento: "Le dichiarazioni di nascita e di riconoscimento di filiazione non richiedono l'esibizione di documenti inerenti al soggiorno trattandosi di dichiarazioni rese, anche a tutela del minore, nell'interesse pubblico della certezza delle situazioni di fatto".
E' necessario che istituzioni ed enti competenti si occupino di comunicare e diffondere a tutti gli operatori le nuove norme. Lancio un appello alla Regione, all'Ufficio scolastico regionale e agli ufficiali dell'anagrafe comunale affinché diramino quanto prima istruzioni chiare ed inequivocabili per quanto riguarda la richiesta di esibizione dei titoli di soggiorno da parte degli immigrati, in modo che sia chiaro a tutti, medici, impiegati e funzionari pubblici, dirigenti scolasti ed insegnanti, che esistono norme molto chiare in proposito, anche se la comunicazione riguardo ad esse è stata confusa e ha dato adito a false interpretazioni.
Leggi il Decreto Legislativo 286 del 25/07/98 Leggi la Circolare 19 del 07/08/09 |