Finalmente l'Assessore regionale alla sanita' Sandri sembra aver compreso la gravita' della vicenda Bolzan: evviva! Dopo mesi e mesi, e dopo la lunga serie di mie interrogazioni che non hanno ottenuto risposta, Sandri pare aver messo da parte la sua sconcertante versione dei fatti, ossia che la Bolzan fosse un'esperta hacker che nessuno avrebbe potuto scoprire, dichiarando di voler far chiarezza sulla vicenda, di essere molto preoccupato e di voler verificare personalmente la struttura informatica ed organizzativa dell'ulss 9. Queste dichiarazioni appaiono quantomeno ridicole: la verita' e' che l'assessore ha volutamente sottovalutato la gravita' della vicenda, sistematicamente ignorato le richieste e gli allarmi che il sottoscritto e molti altri gli hanno insistentemente sottoposto, e non ha mai effettuato quelle verifiche che il suo ruolo e la gravita' degli eventi in questione gli avrebbero imposto. E' mia convinzione che si sia comportato cosi' per "disciplina di partito", ossia per non pestare i piedi alla Lega che fin dall'inizio ha tentato di mettere in sordina la vicenda. E' da quando e' avvuto il fattaccio che chiedo a Sandri di verificare i sistemi informativi che gestiscono la contabilita' di tutte ulss venete. Operazione che risulta assai semplice visto che la Sigma vince sistematicamente tutte le gare con le ulss venete e che il sistema usato a Treviso e' lo stesso dappertutto.
Leggere oggi 10 settembre che secondo Sandri "urge un rapporto dettagliato sul sistema informatico" mentre l'arresto della Bolzan risale al 24 febbraio e' semplicemente sconcertante. Voglio pero' sostenere questa sua tardiva iniziativa visto che le inchieste giornalistiche hanno fatto emergere importanti informazioni (che avrebbe dovuto reperire mesi fa l'assessore stesso) per evitare che ci arrivi ancora fumo anziche' chiarezza. Ora che tutti i nodi stanno venedo al pettine e' necessario focalizzarsi sulle questioni centrali: suggerisco quindi a Sandri di ingegnarsi per trovare risposta alle seguenti domande:
1) Come e' possibile che la chiave di accesso fosse assegnata ad un'unica persona e che la stessa persona fosse l'unica interlocutrice dell'azienda informatica? Chi e' stato a prendere questa decisione? ( assegnare l'unica chiave di accesso al sistema alla stessa persona che, da sola, gestisce il rapporto con l'azienda informatica e' totalmente inammissibile: il conflitto d'interessi e' evidente, se io rubo sono anche in grado di cestinare le eventuali segnalazioni di illecito da parte dei fornitori del sistema. Un caso del genere non avviene nemmeno in un'azienda di 10 persone, perche' tutti sono consapevoli della necessita' di controlli incrociati quando ci sono di mezzo i soldi, figuriamoci se puo' essere concepibile in una struttura come l'ulss con migliaia di dipendenti e che amministra soldi pubblici!)
2) Esistono altre ulss venete nella stessa situazione? E' cominciato un processo di verifica sulla sicurezza degli altri sistemi informativi per evitare che ci siano altre signore Bolzan che si arricchiscono con i soldi della sanita' pubblica?
3) E' stato verificato il contenuto del contratto con l'azienda informatica che si occupava delle risorse del personale e dell'amministrazione dell'ulss 9 per confermare che questa societa' non fosse responsabile anche della verifica dei conti e delle procedure di sicurezza? |