HomepageBiografiaAttivitàNewsDocumentiGalleriaMultimediaContattiLinks
 


01/10/2009
Treviso

Totale solidarieta' a Campello. Che la Lega smetta di strumentalizzare la vicenda e lasci che i magistrati facciano il loro dovere.


Voglio esprimere innanzitutto la mia totale e incondizionata solidarieta' a Bruno Campello per molti motivi, tra i quali l'amicizia che ci lega da molti anni e che mi permette di affermare con certezza che Bruno e' una persona per bene, molto generosa e di indole bonaria e pacifica.
Al di la' della stima personale, il mio appoggio deriva soprattutto dalla convinzione che il reato compiuto da coloro che entrano di notte in una casa o in un'area privata forzandone la serratura debba essere considerato per gravita' e tipologia esattamente come quello di aggressione fisica, e che pertanto nel caso di Campello nonvi sia stato eccesso nella legittima difesa.
Nel 26 e' stata apportata una modifica al codice penale, fortemente voluta dalla Lega, proprio in "materia di diritto all'autotutela in un privato domicilio".
Non capisco quindi tutta questa bagarre messa in scena dalla Lega: minacce di picchetti presso il Tribunale, atteggiamenti aggressivi e pressioni indebite, invettive contro una presunta persecuzione politica, toni profondamente accusatori nei confronti dei magistrati che stanno semplicemente svolgendo il loro lavoro sulla base di una legge, ripeto, modificata su volonta' della Lega.
Sono convinto che, per le ragione dette, si arriverà all'archiviazione. Se malauguratamente questo non dovesse accadere, è la legge che deve essere nuovamente modificata. E su questo, non sui picchetti, la Lega dovrebbe concentrarsi, visto che ha i numeri in Parlamento per far ascoltare la propria voce e li' non serve il megafono.


Manda un tuo commento