HomepageBiografiaAttivitàNewsDocumentiGalleriaMultimediaContattiLinks
 


21/10/2009
Treviso

Furto all'Ulss 9: la relazione degli ispettori regionali getta una luce ancora piu' inquietante sul "caso Bolzan"


Il “caso Bolzan” - che ha occupato in questi mesi le pagine dei giornali -  ha suscitato indignazione e forte  preoccupazione nell’opinione pubblica, ma a distanza di molti mesi dalla scoperta dell’incredibile furto molte domande sono ancora senza risposta:

  1. Come e' stato possibile che una semplice impiegata riuscisse a sottrarre circa 4 milioni di euro alle casse dell'Ulss senza che per anni e anni  nessuno se ne accorgesse?
  2. Come e' possibile che il  sistema informatico, fornito dalla ditta che ha vinto praticamente tutte le gare per le ULSS del Veneto (la Sigma informatica) fornisse un servizio privo delle più elementari protezioni di sicurezza ?
  3. Quali provvedimenti sono stati presi per evitare che altre “signore Bolzan” si approprino di soldi pubblici utilizzando la cassa dell’Ulss come il proprio bancomat personale?

A mesi e mesi di distanza dalla scoperta dell'ammanco (febbraio 2009) e dopo una serie di pressioni da piu' fronti (a marzo ho chiesto un'audizione all'Assessore Sandri e al direttore dell'Ulss 9 Claudio Dario, senza ottenere una risposta soddisfacente, ad agosto con la V commissione sanita' ho effettuato un sorpaluogo nell'Ulss 9 chiedendo a Dario spiegazioni sulle responsabilita' interne e sulle misure di sicurezza), ora sembra che qualcosa si stia muovendo. Sandri sembra infatti aver rinunciato alla sua comoda e sconcertante interpretazione dei fatti del primo momento (“la Bolzan era un'hacker esperta”) e rendendosi tardivamente conto della gravita' della questione ha finalmente chiesto l'intervento degli ispettori regionali. Nel frattempo, a seguito di una dichiarazione (o meglio di un'accusa) dell'ex direttore amministrativo dell'Ulss 9 Gaetano Spampinato, si accendono i riflettori anche su Sigma informatica, l'azienda che aveva ottenuto in appalto la gestione amministrativa (buste paga, collaborazioni, convenzioni,  ecc.) dell'Ulss 9 e, come si capira' in seguito, di tutte le altre Ulss del Veneto, surclassando giganti come Siemens e Telecom Italia grazie ad una proposta economica talmente bassa da suscitare richieste ufficiali di chiarimento. Sigma si difende dalle accuse affermando che la Bolzan gestiva i rapporti tra Sigma ed azienda ed era l'unica ad avere le password ma che comunque non era compito dell'azienda informatica effettuare controlli e segnalare ammanchi (!!!).
La relazione ispettiva conclusasi la settimana scorsa getta una luce ancora piu' inquietante sulla vicenda, confermando non solo il sospetto della totale assenza di controlli interni ma anche e soprattutto l'inaccettabile debolezza del sistema informatico fornito da Sigma (lo stesso per tutte le Ulss del Veneto):

  • Il furto della Bolzan e' stato scoperto solo per un “errore” della stessa, errore che ha indotto  il commercialista di un medico a contattare l'Ulss 9 chiedendo chiarimenti riguardanti un compenso mai ricevuto dal suo cliente ma che risultava presso l'Agenzia delle entrate. Era il 12 dicembre 2008.
  • Il 18 febbraio 2009, pochi giorni prima dello scoppio dello scandalo, la Bolzan consegna le dimissioni anticipate, senza diritto alla pensione.
  • 27 febbraio: il caso Bolzan e' su tutti i giornali. Si apprende che l'impiegata ha sottratto piu' di 4 milioni di euro alle casse dell'Ulss nel corso degli ultimi 10 anni. Le indagini rilevano che il metodo utilizzato era semplicemente quello di assegnare stipendi a medici inesistenti (come la propria madre, che continuo' a percepire lo stipendio piu' alto assegnato dall'Ulss anche dopo la morte), doppie liquidazioni, rimborsi altissimi (27.690 euro di rimborso per rischio radiologico, cifra giustificabile solo se i radiologi fossero stati  260... peccato che il beneficiario fosse uno solo e che non lavorasse presso l'Ulss).
  • Il sistema informatico fornito da Sigma permette di editare tutti i dati riferiti ad una certa matricola e addirittura di cambiare nome e cognome, codice fiscale, data di nascita. Questo ha permesso alla Bolzan di inserire nell'archivio informatico nomi di falsi medici e di pagare stipendi, premi, ecc. Come può Sigma Informatica vincere tutte le gare con un sistema informatico così’ indifeso? Chi lo ha valutato? Chi ne ha attestato l’efficienza?
  • Molto spesso nelle note di liquidazione elaborate dalla Bolzan mancava la firma del Responsabile del servizio.
  • Gli ispettori evidenziano che sarebbe bastata un'occhiata anche superficiale al contenuto delle note presentate dalla Bolzan per capire che qualcosa non andava: eta' anagrafica dei beneficiari (nel caso della madre sopra gli 80 anni), stipendi privi di ritenute fiscali dove il lordo corrispondeva al netto, ecc.

Cosa fare dunque per fare in modo che mai e poi mai possa succedere ancora che un dipendente si appropri dei soldi della sanita' pubblica?

  1. Cambiare subito il sistema informatico di tutte le Ulss visto che quello oggi utilizzato é talmente vulnerabile da risultare inadatto alla gestione di qualunque procedura di pagamento, anche per quantità e complessità molto, molto inferiore. Il sistema deve permettere l'incrocio dei dati (ad esempio tra la rilevazione delle presenze e i cedolini emessi), impedire di cambiare le voci di una posizione anagrafica), ecc.
  2. Cambiare le procedure di controllo e verifica interna e rivedere compiti e responsabilita' in modo che nessun dirigente o impiegato possa scaricare la responsabilita' su altri (”non spettava a me controllare”)

Rimane aperto un quesito:  perche' la Regione non ha effettuato accertamenti sui contratti tra Sigma e le altre Ulss del Veneto? Alla mia richiesta di visionare tali contratti mi e' stato risposto di presentare domanda Ulss per Ulss, cosa che ho fatto (sono in attesa di risposta). Ma possibile che a distanza di 8 mesi la Regione non si sia posta il problema di indagare su Sigma e verificare la sicurezza delle altre Ulss? A questo punto e' difficile non chiedersi come abbia fatto Sigma ad ottenere quegli appalti praticamente senza gara (vedi rassegna stampa qui sotto), ed e' ancora piu' difficile non pensar male.

Per saperne di piu':
 Relazione ispettori regionali 1
 Relazione ispettori regionali 2

 Rassegna stampa


Manda un tuo commento