Il 30 novembre abbiamo presentato in conferenza stampa il progetto di legge “Nuove disposizioni in materia di disciplina dell’orario di servizio, dei turni e delle ferie delle farmacie”, una proposta di legge bipartisan sugli orari delle farmacie di cui sono il primo firmatario insieme al consigliere Vittorino Cenci (LegaNord), al capogruppo PD Giovanni Gallo, al Vice Presidente del Consiglio regionale Giampietro Marchese (PD) e al consigliere della LegaNord Federico Caner. Scopo della legge, licenziata dalla V Commissione e in attesa dell'approvazione da parte del Consiglio, è riorganizzare i tempi di apertura delle farmacie modulandoli sulle attuali abitudini e necessità dell’utente che sono profondamente mutate rispetto a quando è stata concepita l’attuale normativa.
La legge rovescia completamente l’attuale impostazione. Oggi ogni farmacia non può restare aperta più di quaranta ore settimanali, che devono essere articolate sui cinque giorni feriali e su mezza giornata al sabato; ogni farmacia facente riferimento ad una stessa ulss deve avere lo stesso identico orario; ogni farmacia deve chiudere obbligatoriamente per almeno due settimane l’anno. Ogni deroga deve essere singolarmente valutata ed autorizzata dall’ulss.
Se la legge verrà approvata, invece, ogni farmacia potrà modulare come crede l’orario (che sarà di almeno 40 ore settimanali) sui sette giorni della settimana, e solo sulla base della copertura assicurata dalla libera scelta d’orario delle varie farmacie l’ulss dovrà assicurare la continuità del servizio attraverso i turni obbligatori di apertura anche notturna.
Siamo convinti che l’approvazione della legge comporterà un rapido miglioramento della situazione attuale: gli orari si adatteranno naturalmente alle abitudini degli utenti estendendosi maggiormente nelle fasce orarie serali e notturne, avremo più farmacie aperte anche il sabato pomeriggio e la domenica, sarà facile trovare farmacie aperte lungo le direttrici più frequentate nei fine settimana. Insomma, saranno le esigenze e le abitudini dei cittadini a modellare i tempi di apertura di questo servizio pubblico essenziale, e non come oggi che e' il cittadino a doversi adattare, anche con salti mortali, ad orari e disposizioni anacronistici ed obsoleti. Per questo tutte le associazioni di difesa dei consumatori hanno accolto positivamente il nostro progetto auspicandone l'approvazione definitiva.
Le preoccupazioni avanzate circa la “tenuta” delle farmacie più periferiche e decentrate a fronte di una liberalizzazione degli orari appaiono infondate alla luce di quanto accaduto nelle regioni che hanno già concesso ampia flessibilità d’orario.
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