Oggi ho partecipato al convegno sulla spesa sociale dei Comuni nel Welfare Veneto che si e' tenuto presso l'ospedale Ca' Foncello di Treviso nel corso del quale sono stati presentati i dati della ricerca svolta dalla Fondazione Zancan. L'Assessore Valdegamberi, presente all'iniziativa, non ha minimamente motivato la scelta da parte della Giunta Regionale di tagliare in due anni 20 milioni di euro destinati al sociale, un taglio che mettera' ancora piu' in difficolta' i Comuni veneti gia' fortemente penalizzati dai minori trasferimenti dello Stato (nell'ultimo biennio meno 100 milioni di euro). Studi come quello della Fondazione Zancan sono importanti per avere una base conoscitiva oggettiva sulle spese dei Comuni, ma se la Giunta regionale non e' in grado di fornire strumenti per riqualificare le spese dei Comuni, tartassati da Roma e dai tagli previsti nella finanziaria regionale 2010, a rimetterci saranno le famiglie e in particolar modo le persone che hanno bisogno di sostegno per l'assistenza dei propri cari. E tutto questo accade contemporaneamente alla decisione da parte del Governo di assegnare 600 milioni all'anno per tre anni al Comune di Roma, e di continuare ad applicare il patto di stabilita' senza alcuna deroga per i Comuni virtuosi. Durante il convegno, sono intervenuto proponendo tre obiettivi da raggiungere in sede di discussione del bilancio di previsione 2010: Primo, un adeguato incremento di risorse per il Fondo unico per la non autosufficienza; Secondo un concreto incentivo economico ai piccoli Comuni che gestiranno i servizi sociali in forma associata; Terzo, almeno 5 milioni all'anno in piu' per i servizi semiresidenziali destinati ai disabili (ceod) visto che il Consiglio regionale ha eliminato la possibilita' di chiedere la compartecipazione delle famiglie non solo senza mettere un euro in piu' ma addirittura tagliando i fondi destinati ai ceod di 700.000 euro rispetto all'anno scorso. |