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20/01/2010
Venezia

100 milioni per il terzo stralcio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale


Cento milioni di euro per dare un'accelerata decisiva al completamento del Sistema di metropolitana di superficie in Veneto.

E' la richiesta contenuta in un emendamento al Bilancio ed alla Finanziaria 2010 della Regione Veneto presentato da me in questi giorni.

L'obiettivo è quello di passare dalle parole ai fatti, consentendo in tempi certi di avviare finalmente la programmazione e realizzazione del terzo stralcio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR).

L'approvazione di questo emendamento rappresenterebbe un'occasione importantissima per recuperare il ritardo, in particolare quello della provincia di Treviso, nell'attuazione della metropolitana di superficie (SFMR), anche alla luce dei disagi continui subiti dai pendolari veneti e delle polemiche sulle polveri sottili e lo smog che evidenziano giorno dopo giorno la necessità di una politica di rafforzamento e miglioramento del trasporto pubblico locale, attualmente disastroso, unica alternativa all'uso delle auto private, agli ingorghi, al sempre crescente numero di incidenti ed all'inquinamento.

Nell'emendamento chiedo che la Giunta stanzi complessivamente 100 milioni di euro in dieci anni per l'SFMR. La stessa cifra che era stata messa a disposizione dal Governo Prodi nella finanziaria 2008, poi cancellata con un colpo di spugna dal successivo Governo di centrodestra di cui, ricordo, fa parte anche la Lega.

Quei 100 milioni erano stati il frutto di un'emendamento della parlamentare Simonetta Rubuinato, convocata a Roma con gli altri parlamentari veneti per iniziativa di Galan con l'obiettivo di chiedere interventi concreti a favore del Veneto.

Troppo spesso il centrodestra si riempie la bocca con parole come federalismo ed infrastrutture del Nord, per poi abbassare la testa di fronte ai diktat di Roma e subire tagli e ricatti, come ha fatto l'Assessore ai Trasporti Chisso che ha concesso a Trenitalia la convenzione per il trasporto veneto, senza una vera gara che avrebbe pututo garantire maggiormente la qualità del servizio e senza penali per disservizi e ritardi.


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