Nonostante l'inasprimento di pene e sanzioni previsti dal Pacchetto Sicurezza in materia di deturpamento e imbrattamento di cose altrui (reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro) per chi imbratta beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati con scritte, simboli e disegni che deturpano palazzi e monumenti - è diventata una vera e propria emergenza, dai costi ormai insostenibili per le amministrazioni pubbliche, oltre che i privati cittadini.
Non ci sono dati ufficiali, ma non è difficile stimare in qualche decina di milioni di euro le somme necessarie ogni anno per ripristinare le facciate di edifici e mezzi pubblici del Veneto oggetto delle attenzioni dei writers.
Un problema che si riflette direttamente anche sulla sicurezza delle nostre città, poiché genera degrado, destinato, senza interventi immediati di ripristino, ad aumentare, secondo i dettami della ormai arcinota "teoria delle finestre rotte", degrado chiama degrado, ancora degrado.
Si tratta di risorse di tutti che potrebbero essere ben altrimenti impiegate a tutto vantaggio della collettività, dei bisogni sociali reali, delle periferie, dei trasporti pubblici, in una parola per migliorare la qualità della vita di tutti.
Una soluzione semplice e poco costosa la suggerisce un emendamento al Bilancio 2010 della Regione Veneto presentato dal Consigliere regionale del partito Democratico, Diego Bottacin, firmato trasversalmente dai capigruppo di maggioranza e opposizione.
"In considerazione del valore artistico così minato delle nostre città -afferma Diego Bottacin- ho proposto di prevedere l'obbligo di applicare vernici protettive negli interventi di nuova costruzione, ristrutturazione, restauro e manutenzione delle pareti di edifici prospicienti spazi pubblici per facilitare l'opera di pulizia e ripristino delle facciate danneggiate da scritte, graffiti e tags".
Si tratta di speciali sistemi protettivi ecologici (rimovibili senza solventi) che hanno un'altissima efficacia: questo semplice accorgimento in fase di costruzione e manutenzione, infatti, permette di risparmiare molto nei successivi interventi di cura in quanto spray, colori e pennarelli sono rimovibili con estrema facilità.
"I costi per la Regione - conclude il Consigliere Bottacin - si limitano a diecimila euro per la stesura e diffusione delle linee guida relative alle caratteristiche dei prodotti ritenuti tecnicamente idonei, ma i risultati sono inestimabili perché consentono risparmi enormi nella eliminazione di graffiti e tags". |