Ho presentato quattro emendamenti al Bilancio e alla Finanziaria regionale 2010 per chiudere una volta per tutte la vicenda dei canoni di accesso per i passi carrai. Il canone sui passi carrai nelle strade regionali e' una tassa iniqua e paradossale che coinvolge decine di migliaia di famiglie venete alle quali era stato chiesto di pagare cifre pari anche a decine di migliaia di euro per il solo fatto di avere un ampio fronte di accesso stradale. Gli emendamenti vanno dunque in due direzioni: risolvere l'annosa questione del pregresso e rideterminare in maniera più equa i criteri di calcolo dei canoni di accesso. L'anno scorso, infatti, facendo seguito ad un emendamento da me proposto, sono stati esonerati dal canone tutti i passi carrai di lunghezza inferiore ai sei metri. Ora si tratta di chiudere definitivamente l'intera vicenda con un provvedimento "tombale" che metta fine ad inaccettabili sperequazioni tra cittadini che risiedono dentro o fuori il limite di centro urbano e ridia serenità a molte famiglie e imprese a conduzione familiare. Il primi tre emendamenti chiedono che la Regione Veneto si faccia carico di pagare a Veneto strade Spa i canoni stradali non riscossi nel periodo che va dal 2003 al 2008 liberando le famiglie da qualsiasi debito di sorta e dall'altro di rimborsare coloro che hanno gia' pagato. La proposta e' di stabilire un concordato per chi non ha pagato. A decorrere dal 1 gennaio, inoltre, chiedo che la tariffa del canone di accesso ai passi carrabili ad uso privato, agricolo, produttivo e commerciale con larghezza superiore ai sei metri sia calcolata solo per la parte eccedente i sei metri sanando un'evidente ingiustizia. |