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20/01/2010
Treviso

La Regione non può subire i ricatti di Trenitalia e poi accettare che l'azienda tolga di punto in bianco le commesse alla Fervet


Alla Fervet ci sono 200 cassa integrati in attesa di risposte da parte delle istituzioni.
Da una parte ci sono le banche che, nonostante l’azienda abbia una prospettiva di fatturato di 80 milioni di euro nel prossimo triennio, non hanno ancora concesso il credito necessario per far ritornare a pieno regime la produzione, dall’altro c’è Trenitalia, principale committente dell’azienda che, per ragioni puramente politiche, ha tagliato da un giorno per l’altro la commessa sulla produzione di vagoni.

Questo modo di agire da parte di Trenitalia non è accettabile: la nostra regione continua a subire il ricatto del Governo su Trenitalia assegnandole il contratto per trasporto ferroviario regionale senza gara e senza garanzie di qualità accettando un servizio che fa acqua da tutte le parti per non perdere i contributi statali. E dall’altro lato la stessa Trenitalia mette in difficoltà un’importantissima realtà aziendale veneta tagliando di punto in bianco commesse già programmate per centinaia di milioni di euro per portarle altrove.

Abbiamo tre ministri veneti al Governo, compreso uno che si candida alla Presidenza della Regione con il motto “Prima il Veneto”. Ma il Veneto anche questa volta rischia di finire all’ultimo posto: carrozze bestiame e ritardi quotidiani per i pendolari veneti e cassa integrazione o peggio licenziamenti per i lavoratori delle aziende venete fornitrici di Trenitalia.


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