Termine massimo di 30 giorni per viste o esami convenzionati, oltre il quale l'utente ha diritto alla prestazione privatistica pagata dall'Ulss. E' la proposta del Consigliere regionale del Partito Democratico Diego Bottacin alle eterne liste d'attesa subite dai cittadini nel trevigiano. "Le liste d'attesa sono il problema dei problemi per quanto riguarda la sanita' pubblica afferma Bottacin - Molta responsabilita' e' attribuibile anche al riparto sanitario che penalizza soprattutto le strutture trevigiane (tutte e tre le Ulss della nostra provincia ricevono contributi ben al di sotto della media regionale) ma la situazione e' imputabile anche a problemi di tipo organizzativo". "Il rischio e' che venga meno definitivamente il rapporto di fiducia dei cittadini con il sistema sanitario, soprattutto se, quando si prenota una visita a pagamento, si scopre che i giorni d'attesa da 500 diventano 5". "La mia proposta e' semplice e permetterebbe di risolvere una volta per tutte la questione: l'utente deve aver accesso a visite o esami entro 30 giorni dalla prenotazione, altrimenti l'Ulss deve pagare la prestazione privatistica. In questo modo si incentiverebbero le direzioni a cercare soluzioni piu' efficienti e responsabili alla gestione del servizio". |