"Normalmente non ho l'abitudine di commentare le sentenze, ma un giudice di pace che si sente in dovere di adattare l'applicazione della legge alle dichiarate intenzioni di uno dei legislatori (in questo caso di Vallardi) è una situazione bizzarra. Se poi scopriamo che l'emendamento applicato è il cosiddetto salva-grappino, censurato anche da Quattroruote, allora la decisione del giudice è decisamente da biasimare"
A parlare è il consigliere Diego Bottacin (PD), da sempre a favore del rigore sul tema della sicurezza stradale, che così ha commentato la sentenza del giudice di pace di Montebelluna Gianni Bottoli. Nota la vicenda: l'emendamento di Vallardi concede fino a tre ore di guida quotidiane, per recarsi al lavoro, a chi è stata sospesa la patente, anche se per essersi messo al volante in stato di ebbrezza. Nonostante l'emendamento non si ancora legge (e ci auguriamo che mai lo diventi), Bottoli lo ha già applicato ma senza limiti di orario: e così, un dentista sorpreso alla guida con un tasso alcolemico ben superiore al limite, è tornato in possesso della patente come se nulla fosse. La motivazione? Ha bisogno dell'auto per andare al lavoro.
"Questa sentenza" continua Bottacin "è un vergognoso passo indietro sulla sicurezza stradale, proprio nel momento in cui il nostro territorio è primo in Italia per incidenti e tra i primi per vittime della strada. E questo con la piena approvazione della Lega, che ancora una volta sceglie la posizione più popolare, demagogica e in questo caso incosciente"
A quanti affermano che la sospensione della patente, per un momento di "debolezza" davanti al grappino, avrebbe conseguenze economiche sulla famiglia del guidatore, Bottacin risponde secco:
"Io penso alle vittime vere, cioè quelli che ci rimettono le penne senza alcuna colpa, travolti da autisti alticci. Una persona che si mette al volante dopo aver bevuto è una minaccia per tutti, oltre che per sé stesso"
La "tolleranza zero" con la quale si era partiti sta iniziando ad ammorbidirsi. Fondamentale, per Bottacin, ricordare le cause che hanno portato ad essa:
"Due i dati da ricordare sempre. Primo, i morti sulla strada sono tanti e nel Veneto sono più del doppio nelle altre regioni europee a pari intensità di sviluppo. Secondo, alcool ed eccesso di velocità sono le principali cause degli incidenti. Anche un solo bicchiere riduce i riflessi ed abbassa il livello di attenzione. Non è possibile prima piangere le vittime della strada e poi venire incontro a chi mette consapevolmente a rischio la propria vita e quella altrui: si torni alla linea dura per chi guida dopo il "grappino". La prima preoccupazione deve essere la sicurezza dei cittadini. Mi auguro che qualcuno abbia il buon senso e l'autorità di cancellare questa sentenza, tanto bizzarra dal punto di vista giuridico e quanto indecente nei contenuti" |