Si sta definendo il progetto esecutivo della nuova superstrada Pedemontana che andrà a congiungere la Valdastico con la A27 in zona Spresiano, per una lunghezza di 94 km, e sale l'insoddisfazione del territorio trevigiano. La motivazione è semplice: nella provincia di Vicenza il progetto è stato modificato, spostando la strada in trincea (e cioè interrandola per 4-5 metri) con un minore impatto paesaggistico, meno rumore e meno dispersone di inquinamento; a Treviso invece la strada continua a correre in rilevato, passando tra l'altro in una zona di inestimabile valore paesaggistico come quella del Montello.
"Inaccettabile che, nel 2010, si progetti un'opera destinata a segnare il futuro di molte generazioni senza adottare tutte le moderne tecniche per ridurne l'impatto negativo sul territorio" ha commentato il consigliere regionale Diego Bottacin (PD) "Se poi scopriamo che la zona più trascurata nel progetto è proprio quella del Montello, viene da domandarsi che fine abbiano fatto le pretese turistiche della provincia di Treviso"
Pesante, nella progettazione della Pedemontana, è stato l'aspetto economico.
"E' una questione di soldi" continua Bottacin "Ma non è possibile giocare al risparmio su opere di questa portata, a meno che tutte le belle parole sulla "marca bella et gioiosa" e sulla tutela del nostro patrimonio ambientale non siano state solo propaganda. Soprattutto, non capisco perché nel progetto la strada proceda in trincea per ampi tratti della provincia di Vicenza e poi riaffiori in quella di Treviso. Il vicentino ha ottenuto molto di più della Marca anche in fatto di opere complementari: il nuovo casello di Povegliano, infatti, è totalmente privo di adeguati collegamenti con la viabilità ordinaria. E dov'è Muraro? Non dovrebbe intervenire a proteggere gli interessi della nostra provincia?"
Indispensabile, secondo Bottacin, una presa di posizione decisa da parte della Regione:
"La Regione con una mano ha approvato il piano d'area del Montello per tutelarne il valore paesaggistico e ora con l'altra sta disegnando la nuova Pedemontana. Zaia deve intervenire: non è possibile accettare uno sfregio di tale portata sul nostro territorio, soprattutto quando questo sarebbe evitabile con una semplice variante progettuale"
Il commissario straordinario Silvano Vernizzi è stato chiaro: "O arriva un intervento politico, con un finanziamento consistente per eliminare il rilevato, oppure si va avanti così: entro fine mese dovrà però essere approvato il progetto definitivo". Secondo i programmi, a luglio inizieranno gli espropri delle aree agricole e tra un anno entreranno in azione le ruspe.
|