"Siamo ancora in tempo per rivedere una scelta insensata e doppiamente penalizzante per i veneti. E' assurdo mettere a pagamento strade ordinarie per finanziare i lavori di adeguamento e messa in sicurezza".
Con queste parole e con l'occhio rivolto in particolare al progetto di intervento sulla Treviso-Mare il vicepresidente della Seconda Commissione Diego Bottacin (PD) ha chiesto e ottenuto l'esame di tutti i progetti di tipo non autostradale per cui è previsto il ricorso alla finanza di progetto.
“Sono sei interventi in tutto il Veneto e prevedono, di fatto, di far diventare a pedaggio strade ordinarie. Ovvero, di far pagare ai veneti le strade due volte, prima con le tasse, poi con il pedaggio. Sono fiducioso per l'attenzione che il presidente della Commissione Andrea Bassi ha dimostrato verso questo tema. Se passa il principio della "Via del Mare", secondo cui, se non bastano i soldi che lo Stato ci da per sistemare le strade ordinarie, i lavori vengono pagati mettendo un pedaggio sulle strade che oggi non ce l'hanno, diventano a rischio pedaggio tutte le strade extraurbane.
Dobbiamo valutare attentamente la decisione di finanziare opere di questo tipo con nuovi pedaggi: si tratta di opere viarie ordinarie, che migliaia di persone usano da anni per i propri spostamenti quotidiani, che sono già state pagate dai cittadini, e che di colpo diventeranno a pagamento.
Anche la promessa gratuità per i residenti nei Comuni interessate dalle strade è una solenne presa in giro, uno specchietto per le allodole (anzi, per gli allocchi), perché è evidente che queste opere interessano popolazione proveniente da un'area geografica una molto più ampia di quella dei comuni attraversati dalla strada. D'altronde, se allarghiamo la fascia di esenzione, come pujò il project reggersi economicamente? Mi auguro che le perplessità emerse anche da parte di colleghi della stessa maggioranza, possano indurre la Giunta Regionale ad un serio ripensamento" |