“La polemica sollevata dal sindaco di Belluno Antonio Prade ha alla base una sola questione: la legge regionale che regola i turni e gli orari delle farmacie è obsoleta e non risponde più alle reali esigenze del territorio. L’inadeguatezza delle norme risulta maggiormente evidente con l’arrivo l’estate e, di conseguenza, delle ferie obbligate per le farmacie”.
Questo il commento del consigliere regionale Diego Bottacin (PD) alla polemica sollevata dalla richiesta di Antonio Prade, sindaco di Belluno, di rivedere i turni di ferie dei farmacisti, a suo parere insufficienti per far fronte alle necessità dei cittadini, nonostante rispettino la legge regionale.
“La legge che regola turni e ferie delle farmacie è anacronistica” continua Bottacin “Si tratta di regole nate solo per esigenze corporative, impedendo la concorrenza e controllando rigidamente l’attività: la legge però deve tutelare non l’interesse di chi vende il farmaco quanto quello del cittadino che ne ha bisogno”
“Ho intenzione di ripresentare la proposta di legge regionale per la liberalizzazione degli orari, dei turni di chiusura e delle ferie. Inoltre, voglio chiedere di rivedere il ruolo delle farmacie, ampliando la gamma di servizi di tipo socio-sanitario che possono erogare, in convenzione con l’Ulss. In una farmacia, oltre al commercio di medicine, si potrebbero svolgere molte prestazioni che oggi obbligano l’utente ai servizi ulss: non solo quelli amministrativi (ad esempio refertazioni, prenotazioni, ecc.) ma anche servizi tipicamente sanitari (come misurazioni della pressione, prelievi del sangue, elettrocardiogrammi, ecc.). Si tratta di servizi che oggi possono essere tranquillamente delocalizzati, in modo che le farmacie diventino piccoli presidi sanitari a servizio del territorio”. |