"La revisione del codice della strada è un passo in avanti per la sicurezza, sarebbe auspicabile che fosse varato prima dell'estate, da sempre periodo nero per gli incidenti e morti sulle strade. Tuttavia la proposta presenta ancora dei compromessi nei confronti dell'alcol che dovrebbero essere annullati"
Questo il commento del consigliere regionale Diego Bottacin (PD) alla proposta di revisione del codice della strada che sembra ormai vicina all'approvazione definitiva in commissione.
"Mi domando perché, nella proposta di riforma, il divieto assoluto di guidare dopo aver bevuto si fermi ai neopatentati: dopo i 3 anni di guida, il limite alcolemico si alza senza motivo da 0 a 0,5. Il livello zero dovrebbe essere imposto, se non a tutti, almeno agli autisti professionali. Sicuramente ci sono degli aspetti positivi, ma la mia impressione è che si sia voluto cercare un equilibrio tra l'esigenza della sicurezza e quella di non ledere interessi economici né elettorali, e sto pensando ovviamente alle campagne salva-ombra o salva-grappino di Zaia e Vallardi. Di fatto, le statistiche ci dicono che una delle cause più frequenti di morte sulle strada è legata al consumo di alcol da parte dei giovani: nonostante dal 2000 al 2008 i morti sulle strade siano calati del 14%, le strade italiane continuano ad essere tra le più pericolose d'Europa. Ogni giorno, secondo l'istat, in Italia muoiono 13 persone in incidenti stradali, e in più della metà dei casi gli incidenti coinvolgono giovani sotto i 35 anni, spesso dopo aver bevuto. Le statistiche però hanno dimostrato che per i giovani il consumo di alcol è legato sempre alla facilità di approvvigionamento. Insomma, se i ragazzi non trovano alcolici nel primo bar, raramente li vanno a cercare altrove. Nei paesi nordici è stato provato che il divieto di servire alcolici dopo una certa ora e l'accisa sugli alcolici (tassa statale proporzionata alla gradazione) di fatto frena nettamente il consumo di alcol da parte dei giovani”. |