I promotori di Verso Nord annunciano la partenza a Settembre di un tour di presentazione del Manifesto che, fino alla fine dell’anno e con cadenza quindicinale, toccherà tutte le province del Veneto.
L’obiettivo dell’iniziativa è quella di far crescere in tutto il territorio del Veneto il dibattito suscitato dal lancio a Mogliano Veneto del Manifesto Verso Nord attorno alla necessità di costruire, per il Nord e guardando a Nord, una nuova base politica per realizzare quelle indifferibili riforme economiche e sociali che quindici anni di sterile contrapposizione pro o contro Berlusconi non hanno saputo produrre.
Gli incontri vedranno la partecipazione di esponenti politici dei diversi schieramenti nonché dei tanti rappresentanti del mondo imprenditoriale, accademico, sindacale e del volontariato che hanno aderito, condiviso o manifestato interesse per il messaggio nordista, riformista, federalista e liberale lanciato a Mogliano Veneto dai promotori di Verso Nord.
Gli incontri si articoleranno attorno alla presentazione della proposta politica di Verso Nord, approfondendo, di volta in volta, i temi più rilevanti trattati nel Manifesto, ed in particolare
1) L’Alto Adriatico: il futuro assetto economico della macroregione 2) Basta soldi pubblici dalla finestra 3) Padova-Treviso-Venezia: una governance unitaria per essere competitivi 4) Per i giovani: un nuovo mercato del lavoro, un nuovo welfare, una nuova scuola 5) Immigrati nel Veneto e diritti di cittadinanza: cittadini italiani se bravi cittadini 6) Un federalismo “europeo”: tra autonomia del territorio e regole europee 7) La società dei doveri: un nuovo patto fiscale
Questo il calendario degli incontri: Rovigo venerdì 24 settembre Belluno venerdì 8 Ottobre Treviso venerdì 22 Ottobre Vicenza venerdì 5 Novembre Venezia venerdì 19 Novembre Padova venerdì 3 Dicembre Verona venerdì 17 Dicembre
Verso Nord intende quindi mettere al centro della propria proposta i contenuti già delineati nel proprio Manifesto, evidenziando come il convulso evolversi degli avvenimenti di questi giorni, con il formarsi in Parlamento di un’intesa tra il nuovo gruppo di Fini, UDC e API in nome di una responsabilità verso il Paese, corrisponda solo in parte alle aspettative che Verso Nord aveva espresso con il proprio Manifesto appena due settimane fa.
Il superamento dell’attuale bipolarismo, rissoso ed improduttivo, serve – secondo i promotori di Verso Nord - per ristabilire modalità concrete di dialogo ed alleanze politiche che rendano possibili le grandi riforme economiche e sociali nel nostro paese, ma rimane del tutto inutile se la contesa si inasprisce a causa dei personalismi e dei tatticismi dei palazzi romani.
Il Nord ed l’intero paese hanno invece bisogno di intese e regole concordemente determinate, di un grande patto costituente sulle regole, prima fra tutti una riforma elettorale che introduca un sistema proporzionale con un sbarramento del 5%, che porti in Parlamento cinque o sei forze politiche con propri programmi chiari sui quali costruire solide e durature alleanze politiche. Per questo Verso Nord auspica la formazione di un governo di transizione, da costruire in accordo con il PdL, e se necessario anche a guida Berlusconi, a condizione che il primo punto dell’agenda sia il varo di una nuova legge elettorale sul modello tedesco.
Verso Nord non è contro nessuno, auspica invece con forza un rinnovamento della regole della politica ed una nuova agenda delle riforme in senso federalistico che vada incontro agli interessi generali delle popolazioni del Nord e dell’intero paese, attanagliate dalla crisi economica ed impaurite dell’imminente cessazione del periodo di cassa integrazione per molti lavoratori disoccupati.
I Promotori di Verso Nord |