Diego Bottacin del Gruppo Misto (Verso Nord): “se non vengono fatte dal Consiglio entro oggi, 2 dicembre, assisteremo ancora una volta a oscure lottizzazioni e ambigue pratiche spartitorie”
“Non possiamo lasciare solo al Presidente del Consiglio Regionale del Veneto la decisione sulle nomine di ruoli di così grande interesse per i cittadini. Finiremo per selezionare chi dovrà ricoprire le cariche per sola logica di spartizione”. E’ forte la presa di posizione di Diego Bottacin, Consigliere regionale del Gruppo Misto (Verso Nord) in merito ad alcuni punti in discussione al Consiglio che, invece, non sono stati affrontati. Dovevano essere discusse ieri, 1 dicembre, infatti, alcune importanti nomine di persone destinate a ricoprire ruoli di valenza pubblica. In base alla legge, se le nomine non vengono effettuate entro il 2 dicembre, la decisione passa d’ufficio al Presidente del Consiglio Regionale. Bottacin aveva chiesto al Consiglio che la seduta proseguisse fino alla completa designazione di tutte le nomine, ma la sua richiesta non è stata accettata. “Dall’insediamento ad oggi – ha dichiarato – ho sentito tra le parole più gettonate da questo governo regionale “merito” e “meritocrazia”, invece abbiamo perso una buona occasione per dimostrare ai cittadini che alle parole facciamo seguire fatti concreti”. “La mancata discussione in Consiglio è stato un modo per attuare un’oscura lottizzazione – ha dichiarato Bottacin -. Stiamo parlando di compiti di particolare rilievo, come ad esempio organismi tecnici sull’impatto ambientale o l’ammissibiltà di progetti di grande complessità, oppure ancora al ruolo di Difensore Civico per la tutela degli interessi dei cittadini, o, la nomina del Pubblico Tutore dei minori. Non mi faccio l’idea che si possa procedere con criteri oggettivi perché la legge demanda queste scelte all’organo politico, ma è giusto che si sappia chi sponsorizza chi e che si conoscano curriculum e capacità professionali di tutti i candidati, e non trovarseli insediati per mere spartizioni”. “Siamo inoltre in presenza di nomine, alcune delle quali ben retribuite, che riguardano compiti di assoluta delicatezza – prosegue Bottacin -. Queste nomine potevano rappresentare una buona occasione per dimostrare che, questa volta, anche in politica, c’è una connessione tra le promesse e i fatti. La scelta di non fare le nomine in Consiglio entro questa settimana, invece del merito, farà prevalere, per l’ennesima volta, la più oscura delle pratiche spartitorie”. |