“Basta con l’assegnazione dei ruoli solo a chi ha la tessera di un partito piuttosto che di un altro. Valutiamo le reali capacità e potenzialità dei dirigenti e diamo loro maggiore autonomie gestionali, dirigenziali e decisionali”
“Non è sostituendo gli amici di Galan con quelli di Zaia e Bond alla guida delle ulss venete che potrà migliorare la sanità veneta”. Diego Bottacin, consigliere regionale del Gruppo Misto (Verso Nord) continua a pungere la maggioranza di governo veneta su un tema che già da tempo aveva affrontato chiedendo maggiore attenzione nelle assegnazioni dei posti in ruoli dirigenziali delle ulss.
“Se è vero ciò che si è letto sulla stampa relativamente alla spartizione delle poltrone delle ulss tra Lega Nord e PDL, a fronte di un “placet” del PDL al reinserimento dell’addizionale Irpef, siamo di fronte non ad un compromesso politico per far uscire Zaia dall’imbarazzante stallo della sua azione politica, ma di un vero e proprio raggiro a danno dei veneti – denuncia Bottacin -. Il messaggio del PDL è questo: ‘caro Zaia, ti autorizziamo a mettere le mani nelle tasche dei veneti, di tutti, anche di quelli meno abbienti che sotto Galan erano esenti (l’addizionale Irpef passere infatti da 5% per i redditi superiori ai 29.500 euro, al 9% per tutti i redditi senza distinzione) a patto che tu ci dia la nostra quota di direttori generali”.
La nomina infatti di direttori generali “graditi” ai due partiti nelle varie ulss segnala come anche in Veneto le amicizie contano più delle capacità. I problemi della sanità del Veneto non si risolvono mettendo come direttori generali gli amici di Zaia e Bond invece che quelli di Galan. Basta con l’assegnazione dei ruoli solo a chi ha la tessera di un partito piuttosto che di un altro. Il manager deve avere auonomia professionale, decisionale e gestionale.
La proposta di Bottacin è perciò che venga approvata prima delle nuove nomine la sua proposta di legge per l’assegnazione dei ruoli dirigenziali. “Ho presentato in 5^ commissione regionale il mio progetto di legge in merito alle destignazioni dei dirigenti sanitari: chiedo a Zaia e alla maggioranza Lega/PDL di fare velocemente una cosa che sarebbe davvero utile alla nostra sanità e gradita a tutti i veneti: mettere fuori dalla porta l’appartenenza politica nella scelta dei direttori generali delle ulss”.
Va ricordato che il progetto di Bottacin prevede che con procedura pubblica e gara europea, la Regione assegni un incarico di consulenza della durata quinquennale ad una primaria agenzia che riesamini e aggiorni, entro il 31 marzo di ogni anno, l’elenco delle persone professionalmente più idonee a svolgere l’incarico di direzione generale delle aziende sociosanitarie, e ne valuti il curriculum formativo e professionale, redigendo una lista ristretta dei 50 migliori manager, motivandone la scelta.
Il Presidente della Giunta regionale procede poi alla scelta dei Direttori generali, d’intesa con la Conferenza dei Sindaci interessata, attingendo esclusivamente entro tale lista. Una volta l’anno, poi, l’agenzia produce una valutazione annuale dei risultati della gestione dell’azienda che costituisce l’unica base per l’assegnazione del premio incentivante annuale. In caso di valutazione negativa, il Presidente della giunta può procedere a rescindere il contratto e a nominare un nuovo direttore generale. |