«La politica abbia il coraggio di fermare, con sanzioni ferree, chi guida ubriaco perchè potenzialmente capace di uccidere.» Il consigliere regionale dell’Ulivo Diego Bottacin invoca ancora una volta, dopo l’ennesimo week end di sangue sulle strade, leggi più severe per arginare il fenomeno.
«Serve un inasprimento deciso delle sanzioni per chi si mette al volante ubriaco – afferma l’esponente ulivista – Non è vero che bastano campagne informative e di comunicazione a fermare le stragi, come dice il vicegovernatore Luca Zaia, e lo dimostra proprio la Marca Trevigiana che, pur essendo stata bersagliata per anni con spot sulla sicurezza stradale, mantiene il record di morti sulla strada dell’intera regione (dati 2005).»
«A chi viene beccato al volante ubriaco la seconda volta va ritirata PER SEMPRE la patente, perché è un soggetto pericoloso. Quanti casi come quello di Torino o di Salerno devono ancora accadere prima che i cittadini e la politica capiscano che è giusto adottare norme più severe?» si chiede Bottacin, convinto che va prima di tutto messa la parola fine al lassismo imperante, alla tolleranza bonaria, con cui il senso comune ancora assolve chi trasgredisce le regole al volante.
«Basta alle campagne stampa contro gli autovelox, i photored, i telelaser e le pattuglie che presidiano le strade: chi trasgredisce le regole è potenzialmente pericoloso, per sé e per gli altri, non va quindi considerato una vittima, va invece punito duramente.»
Il consigliere Bottacin, firmatario di un disegno di legge regionale, che presenterà a giorni, per l’istituzione di un fondo regionale autovelox, annuncia inoltre che presenterà un emendamento per reintrodurre nel pdl 117 lo stop alla vendita di alcolici nei locali pubblici dopo l’1 di notte, eliminato nel corso dell’ultima seduta della III Commissione.
«Zaia ha incoscientemente applaudito all’esclusione di questa norma, sostenendo che il proibizionismo non serve – conclude il consigliere dell’Ulivo – Se invece di fare propaganda, si informasse, scoprirebbe che tutti gli studi europei sul fenomeno sottolineano che limitare la disponibilità di alcol, o tramite la tassazione finalizzata all'aumento del prezzo delle bevande alcoliche o tramite la restrizione degli orari di vendita, sia lo strumento più efficace, specie nel caso delle fasce più giovani della popolazione.»
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