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Venezia 19/07/2007
Spray anti-autovelox, Bottacin chiede l’intervento del governo
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Dopo la denuncia ai carabinieri contro lo spray anti-autovelox Photoblocker, in vendita in un centro commerciale di Marcon (Ve), il consigliere dell’Ulivo Diego Bottacin ha chiesto ai ministri Giuliano Amato (Interni) e Alessandro Bianchi (Trasporti) e ai rappresentanti nordestini nel governo il viceministro Cesare De Piccoli e il sottosegretario Ettore Rosato, tramite una lettera (in allegato) inviata questa mattina, di «intervenire affinché venga verificato che quel prodotto e similari non siano presenti in altri punti vendita sul territorio nazionale ed eventualmente predisporne il ritiro».
Bottacin ritiene infatti che la vendita degli spray anti-autovelox sia fuorilegge, in quanto è contraria a ciò che è stabilito dall’articolo 100, comma 14, del Nuovo Codice della Strada (“Chiunque falsifica, manomette o altera targhe automobilistiche ovvero usa targhe manomesse, falsificate o alterate è punito ai sensi del codice penale”).
«In Italia, non si fa ora a varare una legge, che si è già trovato il modo di aggirarla. Scatta l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, ed ecco che arrivano sul mercato le magliette bianche con la striscia nera. I Comuni si attivano per far rispettare i limiti di velocità e subito arrivano le vernici nascondi-targa. Apprezzo la fantasia italica, che è senz’altro uno dei nostri punti di forza, ma, nello specifico, non sarebbe meglio applicarla per escogitare strategie efficaci per ridurre i morti sulle strade, invece che per lasciare che la gente corra a 200 km/h e si ammazzi?» afferma Bottacin.
La battaglia contro gli spray anti-autovelox del consigliere regionale veneto non è infatti un puntiglio legalista, ma è un affondo coerente con il disegno di legge da lui presentato in Regione, assieme a un gruppo di colleghi dell’Ulivo, per diffondere in modo capillare, in tutto il territorio veneto, apparati per la rilevazione automatica della velocità.
«È sempre odioso prendere una multa, ma lo è ancora di più morire a 20 anni per aver pigiato troppo sull’acceleratore – conclude Bottacin – Nei Paesi europei dove autovelox e simili sono usati in modo massiccio per prevenire gli incidenti stradali, si è ottenuta una decisa diminuzione e dei sinistri e delle vittime, che, nella nostra regione e nel nostro Paese, sono ancora troppe.»
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