«L’assessore Martini decida una buona volta se stare dalla parte dei cittadini-consumatori veneti o da quella della corporazione dei farmacisti.» Lo afferma Diego Bottacin, consigliere regionale dell’Ulivo, che interviene sul progetto di riordino delle farmacie venete che l’attuale titolare alla Sanità della Regione Veneto ha ereditato da Flavio Tosi.
«La liberalizzazione dei punti vendita voluta dal ministro Bersani con il provvedimento del luglio scorso deve andare avanti. I vantaggi per i cittadini, infatti, sono già stati registrati dalla Federconsumatori: l’apertura di parafarmacie e di corner negli ipermercati ha innescato un circolo virtuoso che si è tradotto, su scala nazionale, in un abbassamento dei prezzi dei farmaci da banco con punte del 25,57% e con una media del 18,22% - spiega Bottacin – Posto che sia nelle parafarmacie che nei supermercati deve essere garantita la presenza di un farmacista a garanzia della qualità del servizio, le “preoccupazioni” della Martini circa la salute dei veneti mi sembrano un po’ pelose, così come dannoso per gli interessi dei veneti è stato il ricorso da parte della Regione alla Corte Costituzionale contro il decreto Bersani.»
Per Bottacin, inoltre, le misure previste dal piano di riordino delle farmacie venete sono timide e insufficienti. «L’unico aspetto di cui deve preoccuparsi la Regione è garantire la copertura dei punti di vendita su tutto il territorio regionale, comprese le aree deboli. Ben vengano, dunque, gli incentivi per i farmacisti che assicureranno il servizio nei paesi e nelle aree disagiate – continua il consigliere regionale dell’Ulivo – Tutte le altre iniziative sono solo limitazioni corporative. Non ha senso infatti, in un’ottica di qualità del servizio offerto ai cittadini, stabilire un tetto massimo all’orario settimanale di apertura, va piuttosto stabilito un tetto minimo.»
Insomma, Bottacin chiede all’assessore Martini, anche in vista dell’incontro con Federfarma annunciato per i prossimi giorni, di lavorare per tutelare il diritto alla salute dei cittadini veneti, tutela che passa anche attraverso la lotta al caro-farmaci. |