Diego Bottacin, consigliere regionale dell'Ulivo, chiede alla giunta di stabilire un'immediata moratoria sull'apertura dei "corridoi venatori", istituiti dalla Provincia di Treviso, e lo chiede per scongiurare «la "mattanza" che avverrà anche con un solo giorno di caccia "libera"». La richiesta è stata formalizzata con un'interrogazione a risposta immediata (qui sotto il testo integrale), presentata oggi, in previsione dell'ormai imminente apertura della caccia nella nostra regione (16 settembre).
I "corridoi venatori" sono una sorta di cuscinetto tra Aziende faunistico-venatorie e zone di ripopolamento e sono stati introdotti dal nuovo Piano faunistico venatorio regionale, approvato a gennaio di quest'anno. Ai primi di agosto, però, la Giunta regionale, con una delibera, ha modificato il Piano, limitando alle sole nuove Aziende la possibilità di istituire i “corridoi”. La delibera tornerà in Giunta per l'approvazione definitiva dopo che se ne sarà occupata (il 4 settembre) la quarta Commissione consiliare.
La Provincia di Treviso, unica nel Veneto, ha bruciato i tempi ed ha già modificato i confini delle aziende, istituendo i “corridoi”. Se non sarà adottata la moratoria, in attesa che la delibera della Giunta regionale di agosto diventi efficace a tutti gli effetti, il primo giorno di caccia nella Marca sarà "mattanza".
Perché sarà liberata la caccia in questi corridoi, su territori dove finora, grazie a ingenti investimenti e regole di caccia più rigide e restrittive, è stato favorito il ripopolamento faunistico, la costituzione di ceppi autoctoni delle varie specie e l'approdo della fauna migratoria. Quasi il 90% di questo territorio, oltretutto, è costituito da terreni a colture specializzate (vigneti, frutteti, ortaggi), i cui frutti, all'inizio della stagione della caccia, saranno ancora pendenti, con danno certo per le 20 mila aziende agricole della Marca.
«Si tratta di un regalo bello e buono fatto ai cacciatori e alle associazioni venatorie, storico bacino elettorale della Lega Nord e del centrodestra, in barba a qualsiasi considerazione di rispetto dell'ambiente ma anche dei tanti agricoltori che vedranno i propri terreni invasi dai cacciatori - è la denuncia di Bottacin - Se la giunta del Veneto non bloccherà quest'irresponsabile provvedimento della Provincia di Treviso, lenta quando si tratta di applicare la legge per ridurre l'inquinamento atmosferico, velocissima quando si tratta di accontentare le potenti lobbies dei cacciatori, la Marca trevigiana vedrà compiersi una mattanza di animali selvatici mai vista prima, con gravi danni al suo delicato ecosistema.» |