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Treviso 05/11/2007
L’interrogazione
Caso “Maffioli” sede di Possagno, Bottacin chiede l’intervento urgente della Regione

Sede vetusta, fatiscente e pericolosa, a Possagno, per gli alunni di prima e seconda dell’alberghiero “Giuseppe Maffioli”. Ho sollevato il caso, su richiesta degli studenti e delle loro famiglie, con un’interrogazione urgente alla giunta regionale, presentata il 29 ottobre.

Nel documento chiedo a Galan «per quale motivo l’iter di trasferimento degli alunni dalla sede fatiscente di Possagno dell’istituto Alberghiero “Maffioli” alla sede dell’ex istituto “Maria Bambina” di Crespano del Grappa non sia ancora stato portato a compimento, nonostante i disagi e i potenziali pericoli che tale situazione può comportare per coloro che sono costretti a rimanere negli stabili vetusti ed inadeguati della fondazione “Canova”». E inoltre «quali siano gli interventi e le iniziative assunte o che si intendono assumere con urgenza per superare la grave situazione lamentata dagli studenti e dalle loro famiglie».

Le classi terze, quarte e quinte sono già ospitate nei locali dell’istituto “Maria Bambina” di Crespano del Grappa, di proprietà della locale congregazione di suore, in virtù di un accordo di locazione stipulato nel 2005 tra la Provincia di Treviso e l’istituto. Un successivo accordo avrebbe dovuto portare all’acquisto di tutto lo stabile di Crespano del Grappa da parte della Provincia, con il conseguente trasferimento anche delle classi prime e seconde della sede di Possagno del “Maffioli”.

Ad oggi, invece, tale accordo non è ancora stato stipulato: sembra infatti che il prezzo richiesto per l’acquisto dell’ex istituto “Maria Bambina” sia risultato eccessivo rispetto a quanto previsto dall’ente di via Battisti. Per cui a Possagno, in una sede vetusta, fatiscente e pericolosa, continuano a rimanere gli alunni delle classi prime e seconde.

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